Dossier:

Il noir americano nel cinema di Jean Pierre Melville a cura di Luisa Carretti

Verso una definizione dell'universo melvilliano
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Maurice

Capiremo benissimo, invece, il turbamento di Maurice che precede di poco la richiesta di avere in prestito la pistola per il colpo di Neuilly. Per essere più sicuro si giustifica lui, di fronte alla preoccupazione di Gilbert di rivedere il suo amico nei guai. Ma un gesto, un semplice gesto di Maurice ci fa capire che forse il suo è solo un pretesto. Nella lunga battuta qui riportata, l’amico mette a nudo tutte le paure e i dubbi dell’uomo costringendolo a compiere un gesto di ribellione che possa contraddire quel suo destino di sconfitta:

 Gilbert: “ Je sais ce que c’est. Je me mets à ta place. Depuis six mois tu as trouvé trop de choses changées. C’est forcé pour toi, la vie ne recommencera que quand tu seras renfloué et que tu pourras repartir avec Thérèse, c’est ça hein? Si tu ne te sens pas d’attaque pour faire le coup avec Rémy laisse tomber, tu ne seras pas le premier à abandonner, après quatre ans de prison. Dès que les receleurs m’auront payé, je te donnerais de quoi aller quelque temps à la campagne et tu essaieras de revenir avec une autre tête.”

L’ultima frase: “ Tu essaieras de revenir avec une autre tête” produce un cambiamento nello sguardo di Maurice. Melville con uno stacco passa ad un P.P. frontale dell’uomo, che con un gesto lento calca il cappello sul viso coprendo gli occhi come se volesse tentare di assumere quell’atteggiamento freddo e distaccato che dovrebbe essere dell’eroe melvilliano. Da questo momento in poi, tutti i gesti e le parole di Maurice sono finalizzati a quella morte che lui più in là dirà casuale, ma che in realtà sembra più che meditata. Lo capiamo da altri piccoli gesti come quello di aprire il cassetto, dove si trova la pistola, soltanto con la punta di un dito per non lasciare impronte e sul quale Melville si sofferma con un particolare in plongée. Importante sottolineare che in questo momento Maurice ha preso coscienza del gesto che vorrà compiere e se sul piano visivo tutto è percepito come una preparazione all’omicidio, il dialogo resta quello pacato e confidenziale fra due amici di vecchia data. Gilbert non può sospettare quello che accadrà e continua a volgere le spalle. Nel momento in cui si girerà il suo sguardo si tingerà di terrore e di sorpresa.
Ultima notazione da fare su questa sequenza, riguarda due elementi: il cibo e le monete che Maurice lascia scivolare fra le sue dita. Entrambi ritorneranno durante discorsi in cui si farà riferimento a Gilbert: nella sequenza successiva con Jean e Silien e più avanti durante la penultima sequenza quando Maurice racconterà come si sono realmente svolti i fatti quella notte, dal vecchio ricettatore. Questi due elementi si legano alla debolezza di Maurice: un gesto che diventa un rituale che sollecita il ricordo e un bisogno, quello di nutrirsi che lui vorrebbe negare (rifiuta di mangiare, perché quando mangia sta male: “…ça me pourrait aller mieux. J’ai mangé des escargots hier soir, ça m’est resté sur l’estomac.” E ancora: “Dis donc, j’ai mal à l’estomac après les escargots d’hier soir…je me sens tout barbouillé…”) ma al quale poi si lascia andare divorando il sandwich  preparatogli da Thérèse. O ancora, sempre in riferimento al cibo in quanto segno della sua debolezza, le parole del dottore/veterinario che ironizza sulla sua debolezza:

“ Je t’ai dit que tes années de prison ne t’avaient pas arrangé…que je t’ai trouvé très affaibli…je t’ai alors conseillé de prendre du fer. Tu m’as mal compris, je voulais dire des épinards(…)”  

 E lui per tutta risposta reagisce tentando di dimostrare nuovamente la sua forza, ma in modo tanto istintivo da sbagliare ancora: si affida ad Anita (la donna dell’amico Jean) che verso la fine del film parlerà, mandando in prigione il suo uomo e forse anche Maurice e Silien se il primo, con un ennesimo errore di valutazione non avesse commissionato la morte dell’amico. E i suoi sbagli sono tanti: si affida a Thérèse che scoprirà essere la vera “donneuse”; accuserà di tradimento Silien, ingaggiando una caccia all’uomo che sfocerà nella morte di entrambi.

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