Dossier:

Federico Fellini: Oltre l'estetica neorealista a cura di Giovanni Scolari

Otto e mezzo (1963)
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10.1  Il girotondo  dell'inconciliabile

Guido (Marcello Mastroianni) è intrappolato  nella sua macchina. Fugge da un finestrino e si libra in volo. Il sogno si interrompe per l'ingresso nella camera dell'albergo termale dei dottori che si occupano delle sue cure. Entra anche il critico Daumier che dovrebbe revisionare la sceneggiatura del nuovo film che Guido deve dirigere.
Guido va poi alla fonte delle terme dove la ragazza che gli porge da bere si trasfigura nell'attrice Claudia (Cardinale), successivamente incontra l'amico produttore Mezzabotta (Mario Pisu) che ha lasciato la moglie per una coetanea della figlia.
Alla stazione Guido attende la sua amante Carla (Sandra Milo). La sistema, però, in un albergo della ferrovia. Dopo aver fatto all'amore, sogna la madre che, al cimitero, parla con il padre morto amareggiato per la sistemazione della tomba che considera troppo piccola. Sopraggiunge il produttore (Guido Alberti, il patron del premio Strega) che si lamenta con il padre per il comportamento di Guido.
Di ritorno dall'albergo il regista incontra il Cardinale. ospite anch'esso dell'hotel, e poi viene circondato da tecnici, giornalisti stranieri e da un'attrice francese uggiolante perché non conosce ancora la sua parte. Dalla scalinata scende il produttore che gli regala un orologio e lo conduce in un night club.
Al night club Mezzabotta tenta di ballare agilmente con la sua giovane amante; mentre Guido è tormentato dalle domande dell'attrice francese, il direttore di produzione Conocchia si sfoga con il produttore per il comportamento del regista. Intanto si stanno esibendo due telepati. L'uomo si avvicina a Guido, che conosce, e gli legge nel pensiero una strana frase: ASA NISI MASA. La frase riporta alla memoria del regista la sua infanzia quando faceva il bagno nelle tinozze del vino e poi, avvolto in un lenzuolo, portato a letto. Nel buio della notte la nonna si aggira tra i letti cercando di spaventare i ragazzini, improvvisamente una bambina gli recita una filastrocca in dialetto romagnolo che conclude con: "Asa NIsi MAsa".
Più tardi, nell'hotel, Guido telefona alla moglie Luisa (Anouk Aimée) e le propone di venire a trovarlo. Prima di andare a letto ha un litigio con Conocchia, poi si addormenta con una visione di Claudia.
L'incontro con il Cardinale si svolge alle terme. Mentre cerca di parlargli del film, il prelato sposta il discorso sul verso di un uccello: il Diomedeo. Distratto dalle gambe di una contadina, Guido si ributta nei ricordi dell'infanzia quando, dopo essere fuggito dal Collegio religioso, vede per la prima volta la prostituta Saraghina. Orrenda e attraente la donna invita il piccolo ad una danza interrotta dall'arrivo dei preti che catturano il ragazzo e lo riportano nel collegio dove subisce una dura punizione. Il momento più duro è la confessione. Pentito? Assolutamente no. Appena gli è possibile Guido torna a spiare la Saraghina che gli sorride.
Luisa è arrivata con degli amici e gironzola per le vie della cittadina. Guido la osserva con discrezione, poi la donna lo vede e insieme vanno a raggiungere gli amici in un locale. Dopo aver ballato Luisa si innervosisce senza spiegazioni. Tutti insieme poi si recano sul set dove è stata eretta l'astronave che dovrebbe servire per il film.  Guido si sfoga con l'amica della moglie Rossella (Falk). Il ritorno all'albergo si conclude con un litigio tra Guido e Luisa.
Nel caffè all'aperto dove stanno Guido, Luisa e Rossella giunge improvvisamente Carla. Il regista finge di non vederla e, dopo essere stato redarguito dalla moglie, nega decisamente di avere ancora una relazione con la donna. "E' una storia finita tre anni fa" aggiunge. Luisa ovviamente non gli crede e lui, dopo aver chiuso gli occhi, sogna che le due donne diventano improvvisamente amiche.
A questo punto scatta la scena dell'harem. Tutte le donne della vita di Guido sono raccolte nella casa che aveva da bambino. Lo aspettano ansiose fino a quando lui entra con una serie di regali. Le donne lo coccolano, lo spogliano e poi lo lavano nella tinozza in cui faceva il bagno nella sua infanzia. Dopo averlo avvolto in lenzuola calde lo stanno asciugando quando succede un parapiglia. Jacqueline, una soubrette, si rifiuta di salire di sopra dove non potrà più avere rapporti con Guido. La regola stabilita dall'uomo impone che tutte coloro che superano i 26 anni vanno esiliate. Dalla reazione di Jacqueline nasce una rivolta che Guido doma a colpi di frusta. Poi tutte si mettono a tavola mentre Luisa, da brava donna di casa,  rassetta l'immensa cucina.
Il produttore ormai è arrabbiato, esige che Guido scelga il cast. Ha fatto venire tutti i provini da Roma e pretende che il regista sciolga ogni nodo per iniziare al più presto le riprese. Alla proiezione assiste anche Luisa che non appena si vede riprodotta nei provini abbandona la sala infuriata. Daumier critica e Guido sogna di impiccarlo. Nel frattempo è arrivata Claudia. Guido la accoglie felice e la conduce in un luogo dove tenta di spiegarle il suo ruolo. Ma il sorriso di Claudia gli fa ammettere che non esiste il film.
Improvvisamente l'atmosfera magica viene interrotta dall'arrivo del produttore che ha già organizzato la conferenza stampa per il giorno dopo ai piedi dell'astronave. Guido vi è portato di forza. Assediato dalle domande dei giornalisti e dalle minacce del produttore, si rifugia sotto il tavolo e  l'unica salvezza sembra il suicidio.
Si smobilita il set; Daumier si complimenta con Guido per avere avuto il coraggio di rinunciare. "Esistono già troppe cose superflue al mondo."  Mentre i due stanno per partire arriva il telepata Maurice che annuncia che è tutto pronto. Stanno infatti giungendo tutti i personaggi del film accompagnati da una banda di clown. Guido non si trattiene, prende il megafono ed inizia a dirigere. Tenendosi per mano i personaggi cominciano il girotondo di saluto, Guido prende per mano Luisa e si unisce agli altri. Cala la notte e i riflettori si spengono accompagnati da un dolce suono di flauto.

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