Dossier:

Federico Fellini: Oltre l'estetica neorealista a cura di Giovanni Scolari

I Vitelloni (1953)
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4.1   "Los inutiles"

I Vitelloni sono giovani di famiglie borghesi che passano la loro giornata nell'ozio più completo, sognando amori e avventure. Tali sono, in una piccola città di provincia che somiglia tanto a Rimini, cinque amici: Alberto (Alberto Sordi), Moraldo (Franco Interlenghi), Fausto (Franco Fabrizi), Leopoldo (Leopoldo Trieste) e Riccardo (Riccardo Fellini). Fausto ha una relazione con la sorella di Moraldo, Sandra, e la mette incinta. Costretto dal padre ad assumersi le sue responsabilità, Fausto accetta il matrimonio che si presenta fin dall'inizio molto fragile.
Durante il viaggio di nozze vengono mostrati gli altri protagonisti della vicenda. Leopoldo vuole fare lo scrittore, ma si fa facilmente distrarre dalla servetta del palazzo accanto. Alberto vive con la madre e la sorella che intrattiene un rapporto con un uomo sposato. Riccardo spreca la sua bella voce tenorile. Moraldo, infine, avverte il disagio della sua condizione e trova conforto nell'amicizia con un ragazzino 14enne che incontra all'alba mentre questi si reca alla stazione dei treni dove lavora. Fausto, ritornato dalla luna di miele, si impiega presso il negozio di un antiquario e intanto continua a ricercare avventure galanti.
Al veglione di carnevale Alberto si ubriaca e viene accompagnato da Moraldo a casa. I due giungono nell'istante in cui la sorella di Alberto parte per andare a vivere con il suo uomo che è però sposato.
Fausto non smentisce la sua fama  e cerca di approfittare della moglie dell'antiquario. La donna, però, oltre a rifiutarlo, racconta tutto al marito che licenzia su due piedi il giovanotto. Questi vuole vendicarsi e convince Moraldo con una bugia a rubare la statua di un angelo che giace invenduto nel magazzino del negozio d'antiquariato. Dopo alcuni vani tentativi di vendere la statua, i due la affidano a Giudizio, il matto del paese. Scoperti dalla polizia vengono salvati solo dall'intervento del padre di Moraldo; la cosa però provoca grande scompiglio in casa e sconvolge Sandra.
Giunge il momento di Leopoldo. Al teatro Politeama è di scena una rivista che vede la partecipazione di un grande attore di prosa, ormai decaduto, Sergio Natali. L'attore ha letto una commedia di Leopoldo e sembra intenzionato a portarla in scena. Dopo lo spettacolo la compagnia va a cena con gli amici. Mentre gli altri si uniscono alle ballerine, Leopoldo recita l'intera sua commedia a Natali. Ad un certo punto il commediante conduce Leopoldo alla spiaggia e lo invita a seguirlo al buio tra le cabine, solo in quel momento l'aspirante commediografo si accorge delle reali intenzioni dell'individuo e scappa a gambe levate.
Fausto, invece, dopo avere passato la notte con la soubrette della compagnia ritorna a casa con Moraldo che cerca di fargli la morale senza risultato. A seguito di quella notte Sandra prende il bambino con sé e fugge lasciando nella disperazione Fausto. Dopo una giornata di affannose ricerche la donna viene ritrovata nell'abitazione del suocero che decide, una volte per tutte, di dare una sonora lezione al figlio scioperato. I due si riconciliano e la vita sembra tornare come prima. Non per Moraldo, però, che una mattina prende il treno e se ne va a Roma.

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