Dossier:

Federico Fellini: Oltre l'estetica neorealista a cura di Giovanni Scolari

Le notti di Cabiria (1957)
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7.1 La vita riprende

Cabiria (Giulietta Masina) è un'ingenua prostituta che vive alla periferia di Roma in un cubo di cemento che lei chiama casa. Il film si apre con Cabiria gettata nel Tevere dal suo ragazzo, Giorgio, che la deruba della borsetta che conteneva solo 40 mila lire. Salvata da alcuni ragazzini, lei non sa nuotare, torna nella sua abitazione dove l'amica e vicina di casa Wanda (Franca Marzi), anche lei prostituta, le fa capire che la caduta non era una disgrazia, come Cabiria finge di credere, ma un tentativo di omicidio. Incredula caccia l'amica, ma poi prende le cose di Giorgio e le brucia.
Il luogo dove la giovane batte è la passeggiata archeologica.  Una delle prostitute, Marisa, si è comprata la seicento e la sta mostrando alle colleghe. Al suono della radio della macchina Cabiria si lancia in uno scatenato mambo che provoca gli insulti di Bomba atomica, una veterana del marciapiede. Scoppia tra le due una rissa che viene sedata portando via Cabiria in seicento. Sulla macchina il pappone di Marisa cerca di convincerla a mettersi sotto la sua protezione, ma lei rifiuta e si fa lasciare in via Veneto. Arrivata davanti ad un night assiste ad una furiosa lite tra il divo Alberto Lazzari (Amedeo Nazzari) e la sua donna Jessy (Dorian Gray). Abbandonato dalla donna, Lazzari nota Cabiria e la porta con sé prima in un night e poi nella sua lussuosissima villa sull'Appia antica. Rimasti soli nella stanza da letto il divo si informa sulla vita della prostituta che gli racconta con orgoglio della sua casa. Poi incredula per tanta fortuna piange perché sa che nessuno potrà mai crederle. Per ricordare la sua avventura gli chiede un autografo. In quel momento arriva Jessy. Lazzari fa entrare Cabiria in bagno da dove questa osserva la riconciliazione tra i due. La mattina seguente Lazzari fa uscire la giovane dal bagno e le da un po' di denaro.
Le prostitute si recano in gruppo al santuario del Divino amore in compagnia di un vecchio spacciatore di cocaina storpio che vuole la grazia della Madonna per tornare a camminare. Anche le prostitute si fanno coinvolgere dall'atmosfera di devozione e invocano anche loro Maria. Ma non ci sono miracoli e Cabiria, ubriaca e amareggiata, insulta tutti perché capisce di non essere cambiata.
Una sera la nostra eroina entra ad assistere ad  uno spettacolo di varietà. L'illusionista che è sul palco la convince a salire. Ipnotizzatala le fa credere di avere incontrato un giovane di nome Oscar che la ama. A questo punto Cabiria rinviene mentre il pubblico la deride e la insulta. All'uscita del teatro viene avvicinata da un giovane ragioniere, tale D'Onofrio, che le chiede di poterla incontrare nuovamente. Si è commosso per la sua sensibilità e si chiama Oscar. Cabiria si reca all'appuntamento e rimane colpita dai modi gentili dell'uomo. Ad un ennesimo incontro Oscar le chiede di sposarla. Cabiria sconvolta cerca di spiegargli che vita fa, ma l'uomo le dice che il passato per lui non conta. Cabiria accetta e pazza di felicità va a dirlo a Wanda.
Cabiria vende tutto e si prepara a traslocare. Intanto racconta a Wanda che si trasferisce a Grottaferrata dove Oscar ha comprato un negozio. All'uscita dal cubo c'è già una famiglia di sei persone che aspetta di entrare. Salutata Wanda tra le lacrime, Cabiria raggiunge Oscar. Dopo aver cenato in una trattoria di Castel Gandolfo, Oscar la porta nel bosco dove la bacia. Arrivati ad un promontorio Oscar cambia aspetto, comincia a sudare nervosamente. Cabiria lo guarda e capisce che la vuole uccidere. Distrutta gli chiede di mettere fine alle sue sofferenze perché non vuole più vivere. Oscar, impaurito, si limita a rubarle la borsetta, dove ci sono 750.000 lire, e fugge.
E' notte, Cabiria esce lacera e disperata dal bosco dove Oscar l'ha lasciata. Sulla strada che lei percorre, lo sguardo nel vuoto, incontra dei ragazzi provenienti da una festa. Le ballano intorno, come per farle festa. Una ragazza le dice: "Buonasera". La vita riprende, Cabiria si guarda attorno con riconoscenza e poi, rivolgendosi alla macchina da presa, abbozza un sorriso.

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